Spazzolino, filo e scovolini interdentali
Pubblicato il 4 Marzo 2016 da Dr. Edoardo Fornea

Spazzolino, filo e scovolini interdentali

Sui denti si forma costantemente la placca, che è la causa principale di carie e disturbi gengivali.

La placca è una pellicola bianco-giallastra composta da batteri e residui di cibo e saliva, che si attacca ai denti, soprattutto nei punti in cui la pulizia risulta più difficile, cioè solchi dentali della superficie masticatoria, spazi tra dente e dente, e margine gengivale. I settori dove più facilmente si annida la placca sono, per lo stesso motivo, le superfici linguali degli incivisi inferiori e le superfici linguali e palatali dei denti posteriori.

Gli strumenti necessari per pulire la bocca sono 3: se per rimuovere placca e particelle di cibo dalla superficie frontale e linguale dei denti è sufficiente usare lo spazzolino, per la pulizia tra dente e dente è assolutamente necessario usare il filo interdentale e/o gli scovolini interdentali, nel caso in cui lo spazio tra dente e dente lo consenta.

Quando non si pulisce regolarmente con spazzolino e strumenti interdentali, la placca solidifica formando il tartaro. Placca e tartaro non rimossi possono irritare e infiammare le gengive. Questa è la fase iniziale e reversibile dei disturbi gentivali (GENGIVITE), che se non curata può aggravarsi provocando danni irreversibili ai tessuti che circondano i denti (PARODONTITE), in particolare al tessuto osseo di sostegno con possibile progressivo aumento di mobilità dei denti fino alla loro perdita.

Per mantenere sani denti e gengive, è importante spazzolare i denti dopo ogni pasto (o almeno 2 volte al giorno), con maggiore attenzione la sera prima di coricarsi.

La tecnica di spazzolamento più efficace varia a seconda che si utilizzi uno spazzolino manuale o uno elettrico. Nel primo caso si eseguiranno singoli movimenti ripetuti 2-3 volte per dente, appoggiando le setole nel punto di passaggio tra gengiva e dente e facendole ruotare con un movimento del polso dall’alto verso il basso, nel caso dei denti dell’arcata superiore, o dal basso verso l’alto, nel caso dell’arcata inferiore. Questa azione va eseguita su tutti i denti, avendo cura di pulire anche i denti più posteriori. Poi vanno pulite le superfici masticanti: ciò è possibile usando lo spazzolino “a piatto”, avendo sempre cura di raggiungere tutti i denti. Infine vanno pulite le superfici palatali e linguali, con piccoli movimenti rotatori nelle zone posteriori, e piccoli movimenti verticali (sempre dall’alto in basso nell’arcata superiore e viceversa nell’inferiore) nelle zone anteriori.

Lo spazzolino elettrico non andrebbe usato come uno spazzolino manuale, ma più semplicemente portato con delicatezza in tutte le superfici dentali (attenzione a non pulire solo la parte centrale, o comunque più lontana dalla gengiva) in modo che possa svolgere la sua azione su tutti i denti (anteriori e posteriori, superiori e inferiori). Anche con lo spazzolino elettrico, va sempre fatta attenzione a non esercitare troppa pressione durante lo spazzolamento, e a non farlo agire per troppo tempo in prossimità della gengiva.

Oltre al numero di volte è fondamentale il tempo dedicato all’igiene di denti e gengive: per ottenere un buon risultato, la durata dovrebbe essere di almeno 2 minuti.

Normalmente, lo spazzolino deve avere setole di durezza media o morbida, e non essere troppo ingombrante, in modo da poter raggiungere agevolmente tutte le superfici dentali e non provocare traumi.
Spazzolini consumati, oltre a non permettere un’igiene corretta, possono danneggiare le gengive provocando recessioni gengivali; lo spazzolino dovrebbe quindi essere cambiato ogni 2-3 mesi o non appena le setole risultino consumate o piegate.

È importantissimo spazzolare i denti in modo accurato, ma con delicatezza: movimenti troppo energici, spazzolini con setole troppo dure o troppo consumate, spazzolini elettrici usati in modo scorretto possono provocare irritazioni, recessioni gengivali e abrasioni dentali.

In tutti i casi in cui lo spazio presente tra dente e dente lo consenta (in genere nel caso di ponti, corone su impianti, apparecchi ortodontici, ma ovviamente anche tra denti naturali), è fortemente indicato ed estremamente utile l’uso degli scovolini interdentali o di fili appositi (tipo “fit-floss”), dotati di una parte rigida che ne facilita l’inserzione delle zone da pulire.

Gli scovolini interdentali sono facili da usare e molto efficaci nella rimozione della placca: una volta individuata la misura corretta, si usano inserendoli perpendicolarmente alla superficie frontale dei denti, facendoli scorrere nello spazio tra dente e dente in prossimità della gengiva, con ripetuti movimenti delicati di tipo “dentro-fuori”.

È consigliabile utilizzare lo scovolino interdentale prima dello spazzolino, in modo che negli spazi interdentali liberi da placca e residui di cibo possa arrivare il dentifricio spinto dalle setole dello spazzolino e, successivamente, il collutorio. Attenzione: anche gli scovolini interdentali, così come lo spazzolino, dovrebbero essere cambiati non appena le piccole setole risultino consumate o la punta piegata risulti inutilizzabile.

Per capire quali sono le zone dove si accumula la placca e per controllare il corretto uso dello spazzolino e del filo interdentale, possono essere utili i sistemi rivelatori di placca. Sciogliendo in bocca la compressa o distribuendo il liquido con uno sciacquo, i punti dove c’è maggior accumulo di placca si coloreranno in maniera evidente, indicando dove è utile insistere con la pulizia.

Lavare correttamente denti e gengive (almeno) 2 volte al giorno per (almeno) 2 minuti di tempo significa dedicare 4 minuti al giorno all’igiene della propria bocca: un piccolo impegno quotidiano che si traduce in mantenimento della salute orale nel tempo.

Buon sorriso a tutti!


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